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Il gelato rende libere: al via corsi di gelateria per un futuro dopo il carcere

Parte dall’ ICAM di Milano il progetto nazionale “SI SOSTIENE in carcere” promosso da Soroptimist International d’Italia che vede rinnovata la partnership con Fabbri 1905 per il reinserimento in società di detenute attraverso corsi professionali di gelateria artigianale. Prossime tappe del percorso formativo: le sezioni femminili delle carceri di Genova, Vigevano, Milano Bollate, Mantova e Bologna. Per Fabbri 1905 un nuovo tassello dell’impegno a favore delle pari opportunità e dell’imprenditorialità femminile.

Il gelato rende libere: al via corsi di gelateria per un futuro dopo il carcere

Bologna, 18 luglio 2024 – Immaginare e costruire una possibilità di futuro dopo il carcere grazie al gelato. È il sogno offerto alle detenute di sei istituti penitenziari italiani grazie al Progetto Nazionale del Soroptimist International d’Italia “SI SOSTIENE in carcere” e grazie alla collaborazione con Fabbri 1905. Il progetto nasce nel 2017 con l’obiettivo di favorire il reinserimento nella società attraverso l’acquisizione di competenze concretamente spendibili sul mercato del lavoro, come appunto quelle in gelateria, particolarmente apprezzate non solo per le potenzialità occupazionali, ma anche per l'utilizzo del gelato all'interno dei menù quotidiani degli istituti detentivi.

Chi impara un mestiere ha del resto molte più chance di farcela una volta uscito dal carcere: secondo un recente rapporto curato dal Cnel, solo il 2% dei detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale torna a commettere reati, contro una media che sfiora il 70%. Nel caso delle donne poi il lavoro rappresenta un’ulteriore arma di “libertà”, di emancipazione da condizioni di marginalità che spesso rappresentano una gabbia anche fuori dal carcere.

La prima tappa del percorso di formazione professionale in gelateria artigianale, tenuto da Rosa Pinasco, titolare di una gelateria di Genova e da 8 anni “ambassador” Fabbri 1905 e formatrice della scuola professionale internazionale Fabbri Masterclass, è partita lo scorso giugno da Milano, all'ICAM - Casa di Reclusione a Custodia Attenuata di San Vittore, dove vivono detenute madri con i loro bambini (fino ai 6 anni). Hanno partecipato al corso cinque giovani mamme, tutte straniere, che durante le tre giornate di formazione hanno appreso i fondamenti teorici e pratici del mestiere, con dimostrazioni one-to-one per realizzare un gelato, dalle preparazioni delle basi bianche, basi frutta, vaniglia, variegato, nocciola, sorbetti, fino alla presentazione e porzionatura dei gelati con coni e coppette. Al termine del percorso le partecipanti hanno ricevuto un attestato Fabbri Master Class, spendibile nel settore della ristorazione e della gelateria, sempre aperto a nuove assunzioni, anche stagionali.

Si tratta di un’esperienza molto forte, che lascia il segno. – ha spiegato l’insegnante, Rosa Pinasco -. “All’inizio le ragazze sono partite in maniera piuttosto scettica, poi tutto è cambiato perché hanno capito che qualcuno stava investendo su di loro e si sono scoperte capaci di realizzare qualcosa di concreto. Un’allieva, in particolare, mi ha colpito: è partita apparentemente disinteressata, poi man a mano che le lezioni progredivano si è mostrata sempre più coinvolta. Alla fine del corso aveva imparato a memoria le ricette di 12 gusti, ma soprattutto era in grado di fare le proporzioni a mente meglio di me. Ha scoperto di avere un talento e questo ha cambiato radicalmente il suo modo di vedere le cose”.

L’impegno in gelateria non si esaurisce con il corso: grazie alla macchina professionale donata dai due Club Soroptimist di Milano, le detenute prepareranno d’ora in avanti il gelato per i loro bambini, donando loro un momento di felicità e spensieratezza. Ma il sogno è un altro: “il nostro desiderio – ha raccontato Paola Pizzaferri, Referente Soroptimist e Coordinatrice del progetto nazionale – sarebbe quello di vendere il gelato fuori dal carcere, a tutti i milanesi, sfruttando la posizione centrale dell’ICAM e realizzando un piccolo punto vendita aperto al pubblico. Ci lavoreremo nei prossimi mesi. Il Progetto ha infatti il suo punto di forza nel Protocollo istituzionale sottoscritto con il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero Giustizia (DAP), che ha come fine ultimo quello di offrire un percorso di empowerment, di crescita e di auto sufficienza alle donne ristrette, che solo nel lavoro e nell’autonomia economica possono trovare una libertà di scelta una volta uscite dal carcere”.

Intanto prosegue il tour per formare nuove professioniste della gelateria: la seconda tappa si è svolta dal 15 luglio, presso la Casa Circondariale Pontedecimo di Genova; sarà poi la volta, dal 22 luglio, della Casa di Reclusione di Vigevano; due gli appuntamenti di ottobre: dal 7 alla Casa di Reclusione di Milano Bollate e dal 28 alla Casa Circondariale di Mantova; si chiuderà infine l’anno scolastico dall’11 novembre alla Casa Circondariale di Bologna.

 

Per saperne di più sul Progetto nazionale “SI SOSTIENE in carcere”